Reflex, mirrorless o smartphone? Facciamo il confronto
-Ecco la riflessione del nostro fotografo seipuntozero-
Molto spesso mi viene chiesto un consiglio per l’acquisto di una fotocamera o mi viene posta la domanda se abbia ancora senso spendere migliaia di euro per un’attrezzatura professionale a fronte di poche centinaia di euro per un buon smartphone che “comunque fa foto belle”. È meglio acquistare una fotocamera reflex o una mirrorless o l’ultimo smartphone uscito sul mercato?
Sgomberiamo subito il discorso da un dato ineludibile: è vero, è l’apparecchio a fare la foto, ma l’apparecchio sta nella mano di un umano che può decidere se, come e quando azionarlo. Quindi non esiste un apparecchio che faccia buone foto, esistono solo buoni fotografi. O bravissimi fotografi, pessimi fotografi, fotografi improvvisati, fotografi discreti, fotografi sedicenti tali… E un buon fotografo fa buona fotografia se possiede l’attrezzatura necessaria, se la sa far funzionare nel modo corretto, se ha una buona cultura fotografica, se è creativo, se sa come fotoritoccare, se si aggiorna costantemente, se è in grado di dialogare con il cliente per trovare le soluzioni migliori, se conosce la storia della fotografia…
Un buon fotografo, ancora di più se è un professionista, sa quando è bene scegliere un tipo di apparecchio piuttosto che un altro e sa quali sono gli aspetti positivi e gli aspetti negativi di ogni strumento.
Negli ultimi anni le case produttrici di fotocamere hanno patito una fortissima contrazione del loro mercato. L’apice delle vendite si era raggiunto attorno al 2010 (con l’eccezione del 2008, l’annus horribilis dello scoppio della penultima crisi economica), da allora l’andamento ha segnato un costante ed impressionante calo, parzialmente mitigato dalla novità delle mirrorless, comparse sul mercato pochi anni dopo. Va detto che una rilevante quota del fatturato era proveniente dalle fotocamere di fascia media e bassa; la fetta relativa alle costose attrezzature dedicate ai professionisti è sempre stata molto poco rilevante.
Differenze tra fotocamera tradizionale e una fotocamera mirrorless
Ma cosa distingue una fotocamera tradizionale come la reflex da una mirrorless? Lo dice la parola stessa: l’assenza dello specchio.
Una reflex ha bisogno di un sistema di piccoli specchi per far vedere e raddrizzare quello che stiamo inquadrando attraverso il mirino (e questo sistema è allocato nella calotta centrale, proprio davanti all’oculare). Per definizione quello che vediamo nel mirino è esattamente la stessa scena che vedremo poi nell’immagine finale. Una mirrorless, come le fotocamere a telemetro, invece rinuncia a questa totale fedeltà per fare a meno del sistema di specchi. Questa rinuncia ha molti aspetti positivi, pochi negativi.
Prima di tutto il peso: meno pezzi dentro la nostra scatoletta magica significano un calo del peso che banalmente comporta meno fatica. Vi assicuro che tenere in mano per molte ore i 2 kg della reflex che utilizzo di solito può dare qualche problema, una mirrorless di pari livello pesa circa 200g in meno.
Altro aspetto positivo è senza dubbio la silenziosità: nella reflex è lo specchio che si alza al momento dello scatto a produrre il simpatico click (tanto simpatico che pure i cellulari lo hanno simulato nella loro modalità foto). In alcuni casi questa assenza di rumore però può essere un vantaggio, soprattutto per i professionisti: a teatro, su un set cinematografico, durante una cerimonia questo silenzio può essere fondamentale.
Per disporre di un apparecchio più leggero e più silenzioso, però, è necessario sborsare di solito diverse centinaia di euro in più (molto indicativamente il 15%) ed accontentarsi di una varietà di obbiettivi ancora un poco limitata: un obbiettivo per mirrorless non può essere montato su una reflex e viceversa. Se per un fotoamatore questo probabilmente non è un grosso problema, per un professionista invece la possibilità di disporre sul mercato di una gamma molto ampia di ottiche è un vantaggio. Nikon ha pensato bene di porre un rimedio ed ha introdotto un anello adattatore che permette di montare sulle sue mirrorless gli obbiettivi pensati per le reflex: un gran colpo, considerando lo smisurato campionario degli obbiettivi Nikon. Ma al costo di altri 200 € circa e più.
I vantaggi dello smartphone rispetto a qualsiasi fotocamera
I vantaggi dello smartphone rispetto a qualsiasi fotocamera sono evidenti. Quasi ognuno possiede uno smartphone in grado di realizzare fotografie e tutti ne apprezzano la rapidità: inquadro, scatto, pubblico sui social. I canali social come Instagram sono utili non solo come passatempo, ma anche per la propria promozione e molta parte del loro utilizzo è più agevole tramite lo smartphone. Inoltre da qualche anno ormai anche gli smartphone di fascia media hanno la possibilità di personalizzare molte funzioni (messa a fuoco, sensibilità, tempi di scatto…) in modo da avvicinarsi alle esigenze dei fotografi più evoluti. Avvicinarsi, appunto, ma non arrivando alla versatilità di una fotocamera, soprattutto per taluni utilizzi specifici. E questo scarto per un fotoamatore o un professionista talvolta fa la differenza.
E poi non bisogna nascondere un dato di realtà: di solito un fotografo viene indotto a far passare uno scatto realizzato con fotocamera attraverso uno o più software di postproduzione e, al contrario, viene portato ad accontentarsi dello scattato grezzo di uno smartphone (o, forse peggio, ad utilizzare i filtri del cellulare) per le sue foto da “social”. Non sono passaggi obbligatori, ma di fatto spesso funziona così. E la postproduzione fa la differenza, soprattutto quando è fatta in modo appropriato e quando non viene utilizzata per correggere i difetti (lo scatto iniziale dovrebbe essere sempre ottimale), ma per migliorare il risultato finale.
Conclusioni: reflex, mirrorless o smartphone? Cosa conviene usare
In sostanza: tranne rarissimi casi (vedi il fotografo Michael Christopher Brown, un fotoreporter che lavora con iPhone entrato alla Magnum, la più prestigiosa agenzia del mondo, l’Olimpo del fotogiornalismo) per un professionista o anche solo un fotoamatore evoluto lo smartphone non è un’alternativa alla fotocamera, ma un’integrazione. Mentre tra reflex e mirrorless le differenze probabilmente tenderanno a ridursi.
Alla luce della crisi del mercato delle fotocamere sopra accennato, è probabile che entro pochi anni si realizzerà una selezione tra case produttrici che saranno sempre più indotte a continuare a considerare il piccolo zoccolo duro della fascia alta e abbandoneranno gradualmente la fascia media e bassa dei loro prodotti. Non è ancora dato sapere con quali conseguenze in termini di prestazioni e costi per l’utente finale.